Enotria 25 gennaio 2007
In data odierna, intorno alle 17,20 sono sceso nella speranza di trovare e far due chiacchiere con il Maresciallo.
Combinazione ha voluto che incrociassimo le jeep sul ponte accanto al posteggio, l'ho fermato e gli ho chiesto se aveva cinque minuti per parlargli di qualcosa di personale, possibilmente all'interno della caserma.
Infatti mi ha fatto entrare e ci siamo accomodati nel salottino sulla sinistra, appena si entra, eravamo io, il Maresciallo e un carabiniere giovane con pizzetto.
Sapeva per filo e per segno molte delle cose che gli stavo dicendo, ne avevo la sicurezza, sapeva della vendita del signor Palle agli americani George e Mildred e di chi in luogo ne fa le veci, ma andiamo con ordine per non arruffare i ricordi e il racconto.
Sono partito dicendo che una storia con la Casasecca di Palle si chiude alla fine di marzo del 2006, e un'altra storia si apre, ovvero la Caviale srl.
Ne sono responsabile per tutto quello che riguarda vigna, cantina, come prima, mentre della parte burocratica stavolta se ne dovrebbe occupare il signor Cimabue.
Non sono insensibile a comprendere che fra aprire e chiudere una nuova attività ci sono temopi e problemi vari, per cui avevo messo nel conto di perdere un mese prima che si realizzasse l'assunzione.
Poi di mesi ne sono passati diversi, e buste non se ne vedevano, nonostante le classiche rassicurazioni di rito di Cimabue, inframezzate dal fatto che tutto era già a posto.
Poi arriva settembre ed ho l'occasione di parlare direttamente con i signori George e mildred, i proprietari e di spiegargli le tante cose che non vanno e non sono state fatte, dato che l'azienda per infiniti aspetti non esiste e che io tra l'altro non risulto regolarmente assunto.
Loro se ne escono con un candido:"Il signor Cimabue ci ha garantito che è tutto a posto" e con questo mi pagano.
Di seguito racconto la storia della visita della Previdenza ai primi di dicembre, in cui riscontro che ero e stavo lavorando a nero, racconto delle dichiarazioni rilasciate da signor Cimabue, del presunto licenziamento e della presunta causa intentata nei miei confronti perchè non ho consegnato le chiavi di cantina al nuovo responsabile.
Cosa difficile, dato che mi sarebbe stata fatta causa il 30 di settembre e quello nuovo è arrivato il 5 di ottobre.
A questo punto il Maresciallo mi ha interrotto nel racconto e ha detto che gli ispettori della Previdenza sono dei pubblici ufficiali a tutti gli egffetti e qualsiasi dichiarazione non veritiera sia stata fatta loro, può ed ha valore legale, se io non ho ricevuto lettera di licenziamento, se io non ho ricevuto nessuna comunicazione da un avvocato, non sarò certo io a dovermi preoccupare.
poi sono passato a spiegare la mala gestione dell'arrivo del nuovo tizio.
Mi fu presentato come uno di banca che doveva visitare l'azienda e valutare se esistevano le condizioni di concedere finanziamenti per l'acquisto di terreni.
Quindici giorni dopo mi si presenta come nuovo responsabile di cantina.
Dulcis in fundo il veloce cambio di chiavi della cantina e il licenziamento sulla parola, a voce, sulla mia porta di casa.
Fatto notare che non avevano altro modo per licenziarmi e la lattera non potevano certo mandarla.
Il Maresciallo mi ha nuovamente dato l'impressione che fosse a conoscienza della storia e che le mie parole fossero una conferma.
Mi ha richiesto il nome di chi fosse a capo localmente dell'azienda, e gli ho detto il Cimabue.
Mi ha detto che lui appena arrivato qui, gli ha fatto fare la denuncia dei redditi e gli è arrivata una multa da pagare, per cui si è messo a studiare e se le compila da solo e non ha mai avuto nessun problema in seguito.
Mi ha anche detto di stare tranquillo e farmi fare un conteggio delle mie spettanze da un sindacato o da un avvocato e chiedere un incontro con il Cimabue.
Se è furbo accetta le condizioni, altrimenti c'è da andare in giudizio senza nessun problema.
Ed è qui che volevo arrivare, nel fatto che quando uno è in una situazione complicata come lui, gli posto l'esempio del gatto che si arrampica sugli specchi.
In pratica, la mia preoccupazione, conosciendo il soggetto Cimabue, era che poteva dire cose come se fossi un ladro, un poco di buono, un disonesto, per alimentare il pettegolezzo di persona inaffidabile il che poi mi avrebbe impedito di trovare un nuovo lavoro da queste parti.
Anche qui mi ha detto di stare tranquillo perchè mi conosce, sa che sono una persona seria e che so ben fare il vino e che non devo preoccuparmi di altro e se ci sono problemi con Cimabue e quelle storie, mi ha detto di dire che lui conosce tutto e che ho parlato con lui.
Altra cosa che mi ha consigliato di fare è quella di inviare le varie comunicazioni future a Cimabue e sempre per conoscienza alla proprietà, che di solito in questi casi sa sempre poco di queste vicende.
sabato 27 ottobre 2007
Chiacchierata con Maresciallo Carabinieri
Etichette:
Casasecca di Palle,
Caviale srl,
Contabilità,
signor cimabue
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento