Enotria 30 ottobre 2007
Questo potrebbe essere l'ultimo post su questo Diario Vinario, ma non escludo vi siano altre occasioni per illustrare nuove situazioni con la Caviale srl e spprattutto con il suo rappresentante legale, signor Cimabue.
Ma stiamo ai fatti.
Dopo l'incontro con i rappresentanti sindacali in sede, mi sono preso un pò di tempo per riflettere, anzi soprattutto per non mostrare alla società che io una soluzione al problema l'avevo già da tempo e mi sono giusto preso il tempo per cucinarli nel loro brodo di diffidenza e di paura per quanto potrebbe succedere.
Questo si, mi procurava piacere, poi a dirla tutta io da questi signori non ho mai voluto un soldo che non fosse mio, forse probabilmente a torto perchè poi la riconoscienza non è di questo mondo, ma non è un problema, sono fatto così e non voglio tornare indietro.
A fine marzo era convenuto di concludere la vicenda in sede istituzionale e con la somma che mi dovevano versare di 10000€, un arrotondamento verso la cifra che poi nella realtà mi dovevano, cioè i soliti 9260 €.
All'ultimo momento, la sera prima dell'incontro, quindi a poche ore il signor Cimabue chiama i miei rappresentanti e dice che non si sente garantito e che rimanda l'appuntamento per la conclusione della cosa.
Non capiamo, la sede istituzionale in cui si doveva concludere è una sede del ministero del lavoro, e non capisco, non capiamo,avessi voluto creare rogne, non avrei certo attesso tutto questo tempo, comunque il signor Cimabue,dalla signora di Vittorio si riprende una nuova lavata di testa per la dimostrazione della sua rinomata scorrettezza.
Si arriva a maggio, in sede della conclusione della vicenda, la mattina alle 11, improvvisamente arriva un avvocato che dichiara di non conoscere la cosa e di non aver letto le carte, ma che è stato incaricato dal signor Cimabue in veste di procuratore, a rappresentare la Caviale srl.
Accortosi della tranquillità che regnava nella stanza, firma la dichiarazione in cui si dice che la ditta mi riconosce il pagamento degli stipendi e delle spese arretrate, mi consegna l'assegno con la cifra pattuita e si chiude.
Mi hanno finalmente riconosciuto quanto mi spettava.
A fine maggio,incrocio il signor Cimabue e gli chiedo di inviarmi quanto prima le buste paga e gli altri documenti della mia permanenza con la Caviale srl, soddisfatto di comne si è conclusa la storia ed evidentemente più rilassato mi dice di non temere, entro i primi di giugno avrei avuto il tutto.
Passa il tempo, gli richiedo le buste per e-mail, per raccomandata, nuovamente a voce ma non arriva niente.
Lo faccio chiamare dal sindacato e dice che non se ne occupa, e che se ne occupa uno studio commerciale di Città che mi avrebbe dato tutto alla svelta,
Contattiamo lo studio e cadono quasi dalle nuvole, dicono che ci stanno lavorando e che molti dati sono incompleti.
Passano giorni nuova chiamata allo studio,parlo io con il responsabile e lui mi dice che i dati che elaborano sono quelli forniti dalle aziende e la situazione mia è ferma, per ovvi motivi e per pochi dati, alquanto incasinata.
Ho bisogno di avere quei documenti, scrivo ai signori George e Mildred per informarli della situazione, e per conoscienza al signor Cimabue, loro non rispondono, in compenso risponde lui, per iscritto, dicendo che quanto richiesto sarebbe arrivato quando possibile e annunciando una azione legale nei miei confronti per aver osato mettere in discussione la sua professionalità e il suo nome, di fronte alla proprietà. Inoltro immediatamente questa comunicazione all'autorità competente e aspetto, ancora a mesi, non è arrivato niente, come logico.
Arrivata solo una chiamata del signor Cimabue a metà luglio, ero in casa, con il viva voce, con me c'era gente, minaccie di demolirmi se non la facevo finita di chiedere documenti e dannargli la vita, altrimenti me l'avrebbe fatta pagare.
Da allora mai più nessun contatto con lui, incrociandolo manco ci guardiamo, documenti richiesti ancora niente, comunque me ne importa poco, mi basta la soddisfazione di non avere più niente a che fare con lui e che cuocia nel suo brodo.
Questa storia è la quasi conclusione di un'altra, che inizia in Diario Vinario 2 Casasecca di Palle!!!!!!!!
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