lunedì 22 ottobre 2007

Considerazioni e pensieri di fine annata

Enotria 31 dicembre 2006

Nella fine delle varie annate trascorse qui, non ero mai giunto a fare delle considerazioni personali di fine anno.
Stavolta, il cambio di proprietà, la calata, la ricomparsa di nuovi personaggi e vecchi, unitasi alla situazione creatasi con l'arrivo di Zaccaria Problemi e l'affermazione del gruppo De Biondi, mi spingono a fare una riflessione un pò più a freddo di quanto ho visto.
Già prima del passaggio di proprietà mi sono messo a fare due liste: una che riguardava Casasecca di Palle, con la serie di adempimenti per la chiusura aziendale.
L'altra riguardava la nascente Caviale srl, con tutta la lista di uffici e di cose da fare per partire legalmente con la nuova gestione.
Nel primo caso, per la chiusura, la lista è stata, siapur con varie lacune, abbastanza ben applicata, salvo scoprire nel corso del cammino tante iscrizioni mai cessate di esistere, come al consorzio docg, albo vigneti, che ho risolto, ma che ora qui non interessa.
Poco prima dell'inizio delle attività con la nuova ditta, mi è stato presentato il signor Beduini, la cui modestia è seconda solo alla sua gran conoscienza del mondo del vino.
La sua presenza era giustificata dal fatto che è amico di Jimmy Popey; doveva svolgere il ruolo di tramite fra la proprietà e noi comuni mortali, ma soprattutto doveva essere quello che doveva vendere vino.
Le sue arie, "sono il vice presidente della company......" la sua perenne voglia di mettere bocca dappertutto e a sproposito, me lo hanno reso subito digeribile e simpatico.
Ci sono delle battute del Beduini che mi sono rimaste impresse, come la visita al Patriarca Illuminato del Vino, come le visite parenti, come il girovagare ecc.
Nel contesto di un'azienda che ho tirato sulle spalle da solo o quasi, dopo una mia relazione mandata ai signori George e Mildred, per le cose del momento, se ne esce con una frase, con delle parole che avrebbe fatto meglio a non dirmi.
"Tu devi fare il contadino,quando mai si è visto un semplice dipendente dialogare con i dirigenti di una multinazionale?".
Non ho mancato nell'occasione di mandarlo dove doveva essere mandato.
La seconda situazione è stata per l'incontro con il Patriarca Illuminato del Vino, che mi onora della sua amicizia e grazie anche a questo ha permesso poi un futuro coinvolgimento nella cosa.
Con Cimabue si è aspettato il Beduini per più di due ore ad un distributore di benzina, finchè il Beduini non si alzasse con la consorte dalle gambe di un tavolo con la mogliettina.
ho presentato Beduini e Cimabue al Patriarca, il primo un pò intimorito all'inizio, poi ha fatto inizare un servizio fotografico dalla moglie in tutte le pose fra lui e il Patriarca.
Andiamo oltre, il signore si è fatto dei gran bei viaggi, mangiate, bevute, ma di vendere vino, nulla.
Con lui, alla fine di marzo ho contrattato il mio stipendio iniziale (1200 €) e la responsabilità aziendale come avevo nella vecchia Casasecca di Palle.
Il tempo e i mesi passavano, e ho sempre fatto presente a lui e anche alla proprietà quali erano le priorità di gestione e quante cose scadevano nel frattempo.
Per cominciare a muoversi, nessuno sapeva che uno doveva pendersi la procura di firma da parte dei proprietari, che non ci sono mai, a Cimabue è arrivata alla metà di maggio.
Ai primi di settembre, fino ad ottobre i signori George e Mildred, con una lunga permanenza in zona, hanno deciso che del beduini non c'era bisogno.

Intanto però, mentre si parlava più o meno a sproposito di tante materie, c'era da tirare avanti con la gestione ordinaria dell'azienda.

La potatura della vigna nuova e della vigna vecchia, con relativa legatura, l'avevo svolta io da solo, ai tempi di Casasecca di Palle.
Lo stesso dicasi per la concimatura e l'interramento.
All'epoca del cambio, la prima priorità era la potatura degli olivi, dato che l'anno prima non erano stati potati, un pò perchè non ne avevano molto bisogno, un pò per esigenze di bilancio.
volevano personale in regola per svolgere questo lavoro, ma neanche l'azienda era in regola ed esisteva, mi è stato dato mandato dalla proprietà di fare il lavoro chiamando un pò di gente.
La potatura degli olivi è stata fatta bene, ma non ho fatto potare la zona dei muri, perchè le piante erano equilibrate.
Con il pagamento di questo lavoro, comincio a cercarmi in tasca, come con la vecchia gestione, non si sa chi e come si deve pagare e la gente voleva i soldi.
Ho avvertito la proprietà della cosa e mi hanno assicurato che sarei stato rimborsato.
Questo è avvenuto dopo un pò di tempo, ma comunque, sono ritornati.

Quasi a ruota le viti hanno inziato a muoversi.
Dato che dopo i discorsi fatti hanno puntato sul fare il vino in un certo modo, ho fatto presente alla proprietà che occorreva togliere manualmente una gemma su ogni razzolo del cordone, un pò per non stressare la pianta, un pò per avere meno uva, e migliore.
Dalla proprietà ho avuto il via libera all'operazione, ma non esisteva ancora l'azienda e chiamato un gruppetto di persone, ultimo loro intervento prima di far intervenire nella gestione vigneti una società di servizi.
Svolto le operazioni di selezione gemme sulle intere varietà di sangiovese, merlot, cabernet e su solo 8 filari di alicante.
Il motivo è semplice, dato che l'alicante non serve a niente e verrà scambiato con del buon sangiovese, tanto vale averne di più come merce di scambio.

Da questo momento iniziato con i trattamenti nei vigneti, compreso quello di Noschese anche se ancora non era stato preso in affitto, se si aspettava la burocrazia si stava freschi.
La stagione bizzarra, piovosa, ed eccessivamte umida fino a giugno e la grandine del 7 luglio, mi hanno fatto puntare sull'uso di prodotti sistemici. Poi ero solo.....
Non è stata un'annata facile dal punto di vista climatico,, ma il mese di settembre splendido, ha fatto arrivare l'uva in condizioni ottimali.
Qualche problema, c'è stato nella vigna Noschese, con la comparsa di oidio a ridosso della raccolta.

La raccolta di merlot ed alicante è avvenuta nei tempi previsti, l'alicante in eccesso è stato scambiato con sangiovese come programmato da tempo con la proprietà e con i sottopancia.

Presumo che per il vino sia stata una buona annata, ad ottobre, a vendemmia iniziata, sono stato scippato della cantina con l'avvento di zaccaria Problemi e con la finezza con cui hanno gestito la cosa, Cimabue in testa.

ora bisogna fare un passo indietro, ad aprile c'era in cantina un docg 2004 prontoper imbotigliare, l'igt 2004 idem il 2005 ancora da miscelare in tagli.
Non si poteva però imbottigliare perchè l'azienda burocraticamente non esiste e non esiste tuttora in tanti uffici, mancavano perfino i registri di cantina con Caviale srl.

l vino è ancora nella stessa vasca, parlo del 2004, ma ha perso mentre in bottiglia poteva esaltarsi.
Inutile dire che chi doveva assumere l'incarico di pensare a queste cose non le ha mai combinate, ovvio che parlo del buon signor cimabue.
A luglio, alla presenza dei signori George e Mildred, per decidere i tagli dell'annata 2005, insieme al Patriarca Illuminato del Vino, fu deciso di barattare il vino alicante 2005 con del sangiovese, e questo nel mese di settembre, dopo aver assaggiato vari campioni sostitutivi, con il Patriarca, è stato fatto.
Nel periodo Cimabue era scomparso, in ufficio mai, al telefono non volevo parlare di queste cose, ma tanto era come se non ci fosse, impegnato come era nel restauro di casa, detto dal buon Signor suini.
Quindi ho pagato di tasca mia il vino e anche altri materiali per la vendemmia.

Nei mesi ho sempre insistito che kla vendemmia sarebbe arrivata presto e non sapevo dove mettee l'uva.
Ho chiesto e presentato preventivi dalla proprietà, al Beduini, al Cimabue, ma la consegna dei vasi all'ultimo momento era impensabile, si sarebbe arrivati all'anno nuovo.
Ho trovato la soluzione da un artigiano lòocale, i preventivi hanno soddisfatto tutti, Ciro gascoigne ha portato 11 tonneau da 5 hl, usati un paio di volte, prezzo 180 € l'uno, perfetti in tutto.
Treper la cronaca li feci asciare e ritostare.
Nel mese di agosto demolito le vecchie botti e fatto lo spazio, per i nuovi contenitori, quipoi è andato l'igt 2005, mentre il docg è andato al magazzino Sindaci.
E' contenuto in dieci barriques di mia proprietà da hl 3,5 in altre 3 da 3,5 acquistate per l'occasiobne da Fattoria Furbini e in due da 2,25 ex Casasecca di Palle.
Trasportato il vino con trattore di Noschese, cisterna di Noschese e Sindaci, con il vino a caduta, dato che ancora il signor cimabue non era stato buono di compilare una richiesta all?enel per allacciare il trifase.

Comunque a questo punto e dopo tante peripezie agostane, lo spazio per la vendemmia era ottenuto.
Spazio di proprietà ed in prestito, di vicini, piene fino a qualche giorno prima con il 2005 e altro vino aziendale.
Fatto notare al beduini la singolarità del fatto, e che andava comprato delle vasche, ma si sa come è andata a finire.

Po arriva uno nuovo, presentatomi come funzionario di banca per concedere mutui e prestiti, pochi giorni dopo mi si presenta come nuovo responsabile aziendale, da qui una storiaccia per le chiavi di cantina che mi è stato impedito di consegnare, ma poi prevale il buonsenso e le consegno al signor George.
Da questo momento sono passato da quello che ero a manovalanza, ppassato anche dalla signora Bimba De biondi e dal marito falegname che ha organizzatio la raccolta delle olive.
Poi però hanno richiamato il bracciante manovale per mettere un pò diordine con i vari casini per la dop dell'olio.

poi c'è il capitolo signor Cimabue.
All'inizio della storia con il suo entusiasmo e voglia di fare, sembrava diverso, rispetto alla storia con Casasecca di Palle,poi.........
Con la nuova entità, oltre ad aprire la partita iva, sul fronte burocratico ha latitato di brutto.
Registri di cantina, icrf, autorizzazione sanitaria, dop olio, consorzio vino, albo vigneti, enel, ecc, assunzione personale, alla fine di dicembre niente di questo tornava.
Poi vi sono le varie volte che ho dovuto cacciare le mani in tasca per pagare qualche fornitore o personale cui non mi piaceva fare figura di merda.
Quanti fax, quante telefonate, quanti avvisi di persone incavolate perchè non arrivavano i pagamenti?
Poi per non andare troppo liontano, io al momento non ho ricevuto stipendi da ottobre, quindi novembre e ora dicembre, le spese di ottobre, novembre e dicembre, più il vino per un totale ad ora di 8949 €.
poi mi domando se è normale che chi manda avanti l'azienda ogni giorno e gli si chiede regolarità con la gente che viene a lavorare, sia tenuto come un figlio di nessuno? A nero!!!!
E' normale che per la sua superficialità non abbia contributi, ferie, regolarizzazione del rapporto di lavoro?
La proprietà sapeva, a settembre lo avevo detto loro, ma risposero che Cimabue diceva che era tutto a posto, mi sorge ora un dubbio, ingenui non sono, mica saranno gli ispiratori di questa situazione?
Il meglio arriva però dopo un controllo alla ricerca della vecchia Casasecca di Palle, ispettori della previdenza.
Il Cimabue dice loro che sono stato licenziato alla fine di settembre, ultimo assegno staccato per miei conpensi, il furbone.
Cercherà in qualche modo di salvare penne e pelle, chissà cosa studierà e invenetrà, in questo è brava la faccia in un certo modo non gli manca.
poi qualche giorno fa mi chiama zuccheroso per l'autorizzazione sanitaria, che avrà in testa?

Dal punto di vista lavorativo è stato un anno pieno come al solito, non immaginavo solo le umiliazioni che nuovi e vecchi illustri personaggi avevano in serbo.

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