Enotria 24 gennaio 2007
In data odierna alle ore 10,37 ricevo telefonata da Giuseppa Macario del sindacato.
Mi informa che ha avuto la fortuna di poter parlare con il signor Cimabue dopo aver provato a chiamarlo infinite volte, e che l'incontro potrebbe avvenire il primo o il due di febbraio in Città.
Le ho risposto che per me era indifferente, e allora per lei dato che le toprnava bene il primo, si è deciso di trovarsi in Città presso la sede alle ore 9.
Ha anche detto che ancora non ha provveduto al conteggio delle spettanze, risposto che rimane chiaro che a me bastano quanto devo avere, gli stipendi di ottobre, novembre e dicembre e le spese dei rispettivi mesi, avere altri soldi da quella gente non mi piace, non li voglio ed è chiaro che devono risultare non come contentino per avermi buttato fuori, ma devono risultare come stipendi non pagati e spese sostenute per la Caviale srl.
Lei ha cominciato ad enunciare trattamento di fine rapporto, tredicesima, quattordicesima, ferie e sei mensilità, dovevo richiederle perchè mi spettavano, io risposto che a me non interessano tanto i soldi quanto stabilire una verità storica, ma a questo punto, signor Cimabue sarà pronto ad ammetterla?
Pagare una nuova multa per i mesi non dichiarati agli ispettori, le cavolate che gli ha rifilato, per quei tre mesi in cui "non ero a lavorare ed ero stato licenziato?"
Credo sarà dura chiudere veloce la storia, conosco bene il mio pollo, ora fa la vittima e cerca di mettere le cose sul lato umano e sulla compassione che mi può fare, il problema è che il signor Cimabue al momento, mi fa tutt'altro che compassione, alla luce di questi fatti e degli anni precedenti, il sentimento non è proprio quello.
Gioca le sue carte, cerca di uscire salvo da una posizione difficile, ora fa la personcina per bene, ma se ne esce salvo devo stare poi attento alle coltellate, la memoria ce l'ha molto corta.
venerdì 26 ottobre 2007
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